Avvocati esperti in Diritto di Famiglia, separazione e divorzi, la gestione dei figli

Diritto di famiglia: gestire le separazione o i divorzi a Milano

Nel momento in cui una coppia decide di separarsi, o anche nel momento in cui un singolo membro prende questa decisione in maniera unilaterale, possono susseguirsi problemi sui metodi con cui i genitori separati dovranno comunque prendersi cura dei figli.

Per quanto riguarda la separazione, può verificarsi attraverso separazione consensuale, in episodi di intesa da entrambi i coniugi o in situazioni di separazione giudiziale in caso di processo giudiziario.

Quando si parla di separazione legale, i coniugi hanno la possibilità di riconciliarsi attraverso l’attestazione comunicazione giudiziaria congiunta dei coniugi direttamente al comune competente.

La separazione legale viene richiesta dall’uno o dall’altro coniuge nel momento in cui si susseguono situazioni tali da rendere impossibile lo stato di convivenza o anche quando un rapporto intollerabile tra i due coniugi può comportare delle ritorsioni per quanto riguarda l’educazione dei figli.

La riforma del Diritto di Famiglia, stabilita dalla legge numero 151 del 1975, ha rimosso la nozione di colpa di ciascun coniuge come solo sostegno di separazione. Ancor prima che questa riforma venisse istituita, vi era la possibilità di proclamare la separazione dal coniuge soltanto in caso di violazione dei doveri provenienti dal matrimonio o per via di uno dei coniuge su richiesta dell’altro invece oggi, anche il coniuge che presenta un atteggiamento che rende impossibile la convivenza ha l’opportunità di proclamare la separazione dall’altro coniuge nonostante quest’ultimo sia contrario.

Rimane nonostante ciò probabile che sia richiesto e di conseguenza evocato, l’addebito ad uno dei coniugi per quanto riguarda la separazione, nel momento in cui viene considerato soprattutto il suo atteggiamento che si rivela contrario ai doveri e agli obblighi del matrimonio. I nostro avvocati esperti in diritto di famiglia a Milano, possono aiutarti nella gestione del contenzioso e cercare una mediazione per risolvere il caso in tempi brevi.

Tipi di separazione: consensuale e giudiziale

La legge stabilisce due tipi di separazione ossia quella consensuale e quella giudiziale. Per quanto riguarda la prima tipologia i coniugi risultano in accordo per quanto riguarda l’impostazione del loro rapporto e di conseguenza domandano che il Tribunale prenda in considerazione la loro richiesta e volontà. 

Mentre, la separazione giudiziale non prevede quest’intesa da parte dei coniugi e di conseguenza è il Tribunale che prende le decisioni, una volta che si è accertato, delle situazioni e delle condizioni della separazione.

I coniugi che decidono di ricorrere alla separazione consensuale hanno la possibilità di scegliere di:

• presentare il ricorso ovvero la domanda legata al Tribunale, mediante questa azione viene attivata la procedura che risulta regolata dal codice civile;
• seguire la fase di negoziazione assistita da un minimo di due legali, ovvero un avvocato per ogni coniuge, in base alle recenti norme legislative in vigore.

Per di più, solamente nella situazione in cui all’interno del nucleo familiare non vi sono figli minori, figli che hanno superato la maggiore età incapaci o portatori di handicap grave in base alla normativa, nel dettaglio secondo l’articolo 3, comma 3, della legge definita il 5 febbraio nel 1992, ossia che non risultano avere una stabilità sotto il punto di vista economico, i coniugi hanno l’opportunità di scegliere per il processo direttamente avanti all’Ufficiale dello Stato Civile del Comune in cui si possiede la residenza.

La Gestione dei figli minori in casi di separazione

La separazione dei coniugi prevede anche la gestione dei figli dopo averla ottenuta. Il giudice può decidere in base alla situazione di affidare i figli minori a entrambi i genitori oppure può optare se affidare i figli a entrambi i genitori definendo i tempi e le modalità della loro presenza che dovranno vivere presso ciascun di essi. Inoltre, il Giudice può stabilire l’affidamento dei figli anche a un unico genitore nel momento in cui l’affidamento a tutti a entrambi viene esaminato come opposto all’interesse del minore.

Tra le altre cose saranno istituite le spese per i figli in comune, in quanto entrambi i genitori hanno il dovere di provvedere al mantenimento dei propri figli in base alle possibilità economiche che vengono misurate in modo proporzionale al reddito percepito. Successivamente il Giudice stabilirà l’emissione di un assegno che sarà effettuato con l’obiettivo di costituire il principio di proporzionalità dei costi che i genitori devono tenere conto per soddisfare le necessità dei figli.